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2 Comments

  1. 1

    maddalena.mannucci

    Personalmente ritengo che proprio nelle azioni di certe persone possa rispecchiarsi un’intera società. Sicuramente la situazione al confine del centro America non è delle migliori e attraverso queste donne, dette “Las “Patronas”, anche noi europei possiamo capire meglio come si muove quel mondo. Queste donne, infatti, sono un gruppo di contadine messicane che da quindici anni danno da mangiare ai migranti, aggrappati ai velocissimi treni merci, che passano dinnanzi ai loro campi. Ogni volta che ne transita uno, Las Patronas lanciano sacchi di plastica con viveri e bottiglie d’acqua ai immigranti verso gli USA, che molto spesso, svenuti per la disidratazione, vengono travolti e mutilati dai vagoni. Il gesto di queste donne, però, non è solo un gesto di denuncia e ribellione, ma anche di coraggio contro vari trafficanti e malavita e di solidarietà verso famiglie e categorie fragili. Ciò ci fa davvero pensare a come il genere umano sia costretto a vivere, solo a causa del luogo in cui si è nati. Un gesto di questo tipo a noi lettori SB può sembrare strano e nuovo, ma non è altro che una dimostrazione di aiuto e vicinanza. Per una volta non si passa più per canali telematici, si passa direttamente al mettere in pratica tutti i valori e i principi che ci vengono impartiti sin da piccoli.

  2. 2

    linda

    Dal 1995, ogni anno, in Messico, circa 500 mila persone salgono sui vagoni del treno soprannominato “la bestia”.
    Si tratta di treni merci su cui vengono caricati generi alimentari e beni di prima necessità come mais, minerali, e partono da sud a nord in direzione Usa.
    Su quei vagoni carichi di merci vi è inoltre un carico di migranti in cerca di un futuro
    migliore, molti dei quali provengono dai posti più disastrati dell’America Latina e sono cittadini messicani.
    Di questo mezzo milione di persone che sognano di poter avere accesso ad istruzione, assistenza medica, stabilità economica e libertà sociale, molte di esse, pur di riuscire a salire su quei treni, si accontentano di compiere un tragitto, mettendo in pericolo la propria salute e la propria vita. Tutto ciò accade per evitare la procedura prevista presso le 48 strutture di detenzione che si trovano nello Stato del Messico, che tentano di limitare e bloccare i flussi migratori. È questo il motivo per cui i migranti viaggiano nascondendo la propria identità. A prestare l’aiuto necessario a questi uomini, donne e bambini, Norma Romeroe ha dato vita a un gruppo di donne, chiamate “Las Patronas”, il quale ricorda il significato della parola patrona. Questa in lingua messicana vuol dire donna che suscita rispetto per merito della cura che dona agli altri. Attualmente il gruppo delle patronas è costituito da 12 individui femminili che portano cibo, acqua e soprattutto tanto coraggio ai migranti in viaggio sui binari del treno denominato “la bestia” noto anche come “il treno della morte”. Queste donne, giornalmente, preparano circa 300 colazioni che lanciano dai margini delle vie da cui passano i treni e che le persone sporgendosi dal finestrino, cercano di afferrare al volo.

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