Articoli correlati

3 Comments

  1. 1

    maddalena.mannucci

    Questo articolo riesce a dare un’immagine completa di una delle scienziate più importanti di sempre. Va assolutamente riconosciuto a Marie Curie il suo grande contributo al mondo della fisica e della chimica che ancora oggi rappresenta una base fondamentale per innumerevoli studi. Oltre all’aspetto tecnico che fa di Marie Curie una figura importante in ambito scientifico, bisogna menzionare l’importante rivoluzione da lei apportata a livello umano. Marie Curie ha cambiato per sempre l’idea della donna e il volto della scienza, dando una conformazione femminile al tutto. Il senso di sorpresa che una notizia di questo tipo può destare in noi, è principalmente legato al fatto che le donne prima di quel momento non avevano mai avuto alcuna voce in capitolo. La figura femminile aveva un solo ed unico luogo dove poter agire, ovvero la casa. La donna doveva solo sbrogare mansioni domestiche e ripetitive, cura dei bambini e omaggi costanti al patriarca. Possiamo ben capire, anche il senso di diffidenza che la componente maschile degli scienziati, la maggioranza, poteva provare verso figure come Marie Curie. Questo concetto emerge molto bene dalle seguenti parole della scienzata stessa “Del resto l’umanità ha sempre avuto paura delle donne che volano. Siano esse libere. Siano esse streghe. Siano esse scienziate che magari, al fronte, ti salvano anche la vita.”

  2. 2

    Sara Baiocchi

    Non conoscendo la vita di Marie Curie così nel dettaglio, ho trovato quest’articolo molto interessante.
    Anche se è passato poco più di un secolo, purtroppo molte donne non possono studiare perché devono svolgere i compiti che le donne sono solite fare (pulire, cucinare, accudire i figli…). In alcuni paesi come la Corea del Nord, le classi sono addirittura divise per genere durante la formazione scolastica, classi maschili e classi femminili.
    In realtà la donna italiana comincia a lavorare e a istruirsi fin dalla Destra Storica al potere (XIX secolo), anche se le lavoratrici ovviamente erano “solo delle maestre” e non arrivavano al grado di insegnamento superiore e le medesime bambine potevano studiare fino ai 9 anni di età.
    Lo scorso anno ho visto un film, “Pattini d’Argento”, ambientato in Russia tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, nel quale uno dei temi principali era che le donne potevano studiare nelle università e potevano insegnare.
    Io credo che con la vittoria del Premio Nobel per la fisica, Marie Curie abbia aperto le porte alle opportunità delle donne in ambito lavorativo e penso che abbia dato l’esempio giusto per le donne che vogliono studiare, anche se tutt’oggi c’è molta strada da fare.

  3. 3

    Marta Breccia

    Leggendo questo articolo sulla grande Marie Curie, scienziata e donna fenomenale, non riesco a non pensare a tutte le altre donne che prima di lei non siano riuscite a ‘sfondare’ questo portone della scienza, una disciplina ancora oggi pensata al maschile.
    Inoltre penso a Rosalind Franklin, scienziata che invece il Nobel non è mai riuscita a riceverlo; per la sua scoperta, le prime foto mai fatte al DNA l’hanno ricevuto due uomini suoi colleghi. Nel resto della sua vita Rosalind non sarà mai giustamente creditata per questa scoperta. Ed è addirittura arrivata dopo Marie Curie!
    Il nostro mondo non sarà mai veramente sviluppato se questo tipo di cose possono continuare ad accadere. Grazie a Marie una porta si è aperta, ma credo che la strada per le donne sia purtroppo, ancora lunga.

Lascia un commento

Powered By Savoia Benincasa C.M.: ANIS01200G C.F.: 93122280428

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza online. Accettando l'accettazione dei cookie in conformità con la nostra politica sui cookie.