“The Menu” è un thriller satirico del 2022 diretto da Mark Mylod, disponibile su Disney+, che muove una gigantesca critica all’élite della società. Tutte le scene del film vengono girate ad Hawthorne, un’isola dove il cuoco Julian Slowik invita clienti di ogni tipo a degustare la sua gastronomia molecolare.
Gli invitati sono uomini e donne appartenenti a classi sociali elevate, critici, attori, informatici e mogli e mariti infedeli, ma tra di loro spicca Margot, una giovane ragazza che c’entra ben poco col mondo della ricchezza e della fama, interpretata dalla meravigliosa Anya-Taylor Joy (celebre anche per il suo ruolo di Beth in “La regina degli scacchi“).
Margot è stata invitata da Tyler, un uomo viziato e superficiale che, dopo la fine della sua passata relazione, ha deciso di assaporare la cucina di Slowik con una nuova compagna.
Tutti i clienti saranno accompagnati ad Hawthorne in barca dove, dopo una visita dell’isola, potranno iniziare la cena, caratterizzata da portate (e non solo) molto particolari.
Man mano che il cibo viene servito, però, gli ospiti capiranno di non trovarsi in un normale ristorante e le cose prenderanno una piega inaspettata.
In “The Menu” vengono sottolineate la superficialità e l’egoismo tipici di chi non ha mai dovuto farsi in quattro per guadagnare qualcosa, ma ci si riferisce anche alle distinzioni umane. Colpiscono i monologhi di Slowik, interpretato da un magistrale Ralph Fiennes, che ogni volta diventano sempre più profondi e riflessivi, in particolare quello in cui viene tracciato il confine tra i “taker” (i clienti) e i “giver” (lo staff di Hawthorne).
Man mano che la narrazione avanza, le obiezioni e le critiche mosse agli invitanti, che rappresentano la più alta e fortunata classe sociale, aumentano e si fanno sempre più forti, fino a raggiungere l’apice dell’intensità nel discorso finale, nel quale lo Chef esplicita la natura ormai corrotta e sbagliata del mondo d’oggi: non siamo più in grado di dare giudizi indipendenti e siamo spinti ad affermare solo ciò che gli altri vogliono sentire; screditiamo il minuzioso lavoro che c’è dietro la ristorazione, e in generale dietro ogni altro tipo di lavoro manuale o artigianale; ci basiamo sui pregiudizi e siamo disposti a tutto pur di guadagnare soldi facili; siamo i primi a corrompere per ottenere in maniera ingiusta ciò che vogliamo, senza curarci minimamente del prossimo.
E a questo punto si palesano anche le contraddizioni dell’essere umano, strettamente legate al vissuto di Slowik, ad esempio l’ attenzione ai dettagli vantaggiosi e la completa superficialità relativa alle piccole cose, che tanto piccole non sono, o la semplicità e l’artificiosità. Lo Chef è un personaggio tormentato e misterioso, che non fa altro che affascinare il pubblico con la sua personalità.
Nel film, Margot cercherà di sopravvivere adottando strategie ben precise, ma alla fine sceglierà quella che può sembrare più assurda: un cheesburger, banale e povero, in netto contrasto con la cucina raffinata, tanto cara allo Chef. La povertà che si beffa della ricchezza. Che cosa significa? Guardate “The Menu” per scoprirlo e lasciatevi ipnotizzare dalla meraviglia delle scene e dalla profondità delle riflessioni.
“Non mangiate. Gustate, assaporate, centellinate, valutate ogni boccone che mettete in bocca; siate consapevoli, ma non mangiate”- Julian Slowik, The Menu.
GIADA BATTISTONI, 3CL