Ecco a voi l’intervista in esclusiva a Diego Mecenero, Direttore de www.sentierofrancescano.it
Quante interessanti curiosità potrete ascoltare nel podcast sulla vita di San Francesco d’Assisi, nell’ottocentenario della sua partenza da Ancona per Damietta: così lontano nel tempo, così vicino nello spirito a tutti noi, esempio di attivista ecologico e puro emblema della DIVERSITA’!
Abbiamo poi pensato, “a microfoni fermi” di parlare con due importanti personaggi, per riceverne qualche consiglio redazionale come “giornalisti in erba”. In calce all’articolo troverete il link al podcast con le domande che le classi 2C SPORT e 3B ESABAC hanno rivolto al fondatore della rivista, anche alla luce della ricerca sull’UDA: “il diverso”. Ma prima di ascoltare qualche notizia sul Santo e sulla sua partenza da Ancona per Damietta 800 anni fa esatti, abbiamo cercato di “carpire qualche segreto di buon giornalismo” alla giornalista Rosita Roncaglia e allo stesso Direttore Diego Mecenero della Redazione di www.ilsentierofrancescano.it: ve li condividiamo, cari lettori e… “aspiranti giornalisti”;-)
D: Cara Rosita, prima dell’intervista radio abbiamo sfogliato con interesse le sue interviste ai VIP nella rivista Il sentiero francescano, ma qual è il Suo segreto per scovare queste personalità?
R: L’incontro con VIP e personalità particolari dipende dalle mie passioni: dato il mio interesse per eventi e convegni dai temi più svariati, riesco spesso ad incontrare personaggi di spicco. Quando ad esempio sono a conoscenza della presenza di un personaggio che vorrei intervistare, mi documento sulla sua carriera, cerco informazioni che mi aiutino a capire alcuni aspetti sulla figura che voglio intervistare e questo mi aiuta sia ad avvicinarmi, sia a formulare la prima domanda, la più importante, perché è da quella che l’intervistato manifesta l’interesse a raccontarsi e a concedersi o meno ad altre domande.
D: Come si fa uno scoop?
R: Il mio sogno da bambina era fare la presentatrice televisiva: con le mie amiche mettevamo in scena spettacoli di nostra invenzione e avevamo come pubblico altri compagni che invece si vergognavano ad esibirsi. Avevo sempre con me una sorta di diario dove annotavo di tutto, dai temi da trattare a ciò che mi serviva per tenere alta l’attenzione. E’ una premessa che può sembrare banale ma è proprio grazie a questo che ho imparato ad ascoltare e a farmi ascoltare. Ieri come oggi.
La persona che intervisto mi concede il suo tempo, condivide con me il suo pensiero, le sue conoscenze, le sue impressioni, perciò cerco di creare un clima di complicità per ottenere la fiducia del mio interlocutore, sempre chiedendo prima il permesso di registrare la conversazione. Non so se si possano considerare veri e propri scoop, ma ogni volta che chiedo chi sia San Francesco, ricevo le risposte più disparate, ma mai nessuna sbrigativa o evasiva, come a voler evidenziare l’importanza del personaggio.
D: Per quale ragione ha deciso di scrivere per una rivista francescana?
R: Prima di essere giornalista sono un’insegnante. E’ grazie al mio lavoro che ho potuto incontrare il Direttore Diego Mecenero, che ha svolto dei laboratori con i bambini sulla figura del Santo, durante i quali abbiamo lavorato sul famoso episodio di “Francesco e il Lupo”.
E’ così che la figura del santo è entrata nella mia vita: ho deciso di scrivere un resoconto sul percorso svolto e da qui ho voluto approfondire la conoscenza di questo personaggio. È difficile che esista qualcuno che non identifichi San Francesco con il concetto di santità nell’uomo e non abbia in qualche modo desiderato di imitarlo.
Pensando alla sua povertà, alla sua dolcezza, al cantico delle Creature, decisi di intraprendere il percorso per diventare giornalista proprio per “Il Sentiero Francescano”.
Con il tempo ho scoperto che la figura di San Francesco oltre ad essere gioiosa e felice, vede rinunce, pene, afflizioni e malattie: eppure la sua giocondità spirituale è rimasta sorprendentemente intatta. Con il mio impegno mi auguro di mantenere vivo il suo messaggio di autentico amore e libertà.
D: E ora qualche domanda anche al Direttor Mecenero: la Sua rivista a che pubblico si rivolge?
Innanzitutto vorrei dire che, nonostante il suo titolo, la rivista è laica, cioè tratta dell’argomento indicato in modo universale, culturale, artistico, storico, architettonico, turistico (anche spirituale, in un certo senso) e delle tradizioni.
La rivista esiste dall’inverno del 2010 e si rivolge semplicemente a tutti per due motivi: perché San Francesco piace a tutti e riguarda tutti (si pensi all’ecologia, o al mondo degli animali) e perché il taglio degli articoli che offriamo è molto vario: dai contenuti scientifici alle ricette di cucina, dai cammini francescani alle mostre. La pluralità sta anche in coloro che scrivono per la rivista: abbiamo giornalisti, archeologi, insegnanti, storici dell’arte, pensionati, medici, blogger…
D: È disponibile solo online o anche in cartaceo? La sua rivista è accessibile a tutti?
La rivista è solo online. Solo in occasione di eventi particolari abbiamo stampato copie cartacee da lasciare alla gente.
Di fatto in quest’epoca digitale molte testate sono online e quelle che sono cartacee hanno tutte la versione online. Ho voluto però che nel sito online (www.sentierofrancescano.it) la veste comunicativa della rivista non fosse quella del “blog”, ma proprio quella di una reale rivista cartacea. Leggendola è dunque possibile trovare una copertina e delle pagine sfogliabili e zoomabili. Per le comunicazioni strutturate in stile blog abbiamo invece la pagina Facebook.
La rivista è inoltre gratuita e accessibile a tutti. Nessun pagamento, nessuna pubblicità tra le sue pagine.
D: Dal momento che la sua rivista è online ha mai pensato di poter incontrare delle resistenze da parte del pubblico?
R: Resistenze da parte del pubblico mai. Nel mondo del web, può capitare di ricevere molte critiche, ma una rivista come la nostra non attira quella tipologia di pubblico. Soprattutto, essendo laica, non riscontra l’interesse da parte di coloro che sono lontani dalla religione. Anzi, succede il contrario: ci scrivono per delle collaborazioni, per esempio, al momento, stiamo collaborando con un gruppo pesarese che sta facendo girare un musical su San Francesco e con un’associazione teramana che vuol far conoscere la figura di un francescano in Cina.
D: Come attirare la fascia dei giovani, dei nativi digitali?
R: Grazie all’uso di tematiche, cerchiamo sempre di ‘’toccare’’ temi di attualità. Di fatto, un numero l’abbiamo interamente dedicato a un mega sondaggio sulla figura di San Francesco.
Non ci resta che potenziare il tutto con degli articoli, cercando delle affinità tra i ragazzi con il “giovane Francesco”. Così facendo però, non toccheremo forse le fasce dei più giovani, ma credo sia un buon inizio per catturare la loro attenzione.
Iniziando ad usare altri social e piattaforme diversi da Facebook, ad esempio Instagram, potremmo avere una comunicazione più immediata…
D:Per quale personale ragione ha deciso di scrivere per una rivista francescana?
R: Non solo ho deciso di scrivere per una rivista francescana: l’ho fondata. Fin da giovane sono sempre stato attratto dalla figura di San Francesco: ho conseguito studi universitari di impronta teologico-francescana, di cui 6 di questi a Verona e altri 4 a Roma, per un totale di 11 anni. San Francesco rappresenta una figura da seguire e con lui, anche il movimento francescano, tanto che varrebbe la pena approfondire il tema ed informarsi a riguardo.
D: E.. Se avesse l’occasione di intervistare San Francesco oggi, cosa gli chiederebbe?
R: Gli chiederei da chi si sente rappresentato al giorno d’oggi, sarei curioso di sapere se risponderebbe i francescani o qualcun altro. Mentre era in vita ha dato sempre risposte spiazzanti e credo che ci stupirebbe anche rispondendo a questa domanda.
ASCOLTA SB RADIO: https://www.spreaker.com/user/sbwebradio/san-francesco5-11-2019-diegomecenero
Alice Dominici e Fabiana Lamberti 3B ESABAC e la Redazione SB OnLine
10 Comments
giu.car
Solitamente quando si parla di Francesco d’Assisi, mi vengono in mente le noiose lezioni di catechismo passate a parlare del Santo, oppure penso alle attività che mi facevano fare le capo scout da piccola (dato che San Francesco è anche il patrono delle coccinelle e dei lupetti).
Credo che guardare il santo con “occhi laici” e relazionare le sue vicende ai fatti d’attualità, come fa appunto la rivista wwwsentierofrancescano.it, sia molto interessante.
Studiando la vita di Francesco d’Assisi in letteratura italiana quest’anno e leggendo questo articolo, ho capito che Francesco era anche un uomo oltre che un santo e che la sua vita non fu tutta “rose e fiori” come ci raccontano da bambini. Infatti, nel Cantico di frate Sole, l’autore assisiate parla anche di “Sorella Morte” e della malattia, grazie alla quale riusciamo ad accettarci e a perdonarci.
Chiara Tricarico
E’ bello vedere come san Francesco, dopo così tanto tempo, abbia ancora un impatto sulla vita delle persone. Ho trovato molto interessante sapere come sia nata questa rivista francescana e cosa abbia ispirato a fondarla. Senza dubbio San Francesco ha ricoperto, e ancora oggi ricopre, un ruolo molto importante dal quale tutti dovremmo prendere esempio. Io sono stata sempre colpita dalla sua figura e dalle sue azioni per questo credo che la rivista http://www.sentierofrancescano.it riesca a attirare anche i giovani, che non sempre sono interessati a argomenti storici o letterari. Secondo me è efficace trattare di questi argomenti online soprattutto per i più giovani…
eleonora zepparoni
Leggendo questo articolo, ci si meraviglia un pò di come un’insegnante possa essersi interessata ad un personaggio importante dal punto di vista religioso, ma anche letterario come è stato Francesco d’Assisi, tanto da scrivere articoli per una rivista dedicata a lui.
Questa donna ha tutta la mia stima perché anche a me piacerebbe diventare una giornalista e nelle sue parole mi ci sono ritrovata. Da quest’intervista ti viene naturale sbirciare nelle pagine della rivista online http://www.sentierofrancescano.it e leggere qualche articolo da lei pubblicato, perché dalle sue parole si capisce il suo interesse e il suo intento che è quello di far divulgare il messaggio di Francesco e far appassionare più persone possibili come lo è lei.
Alice Maggiore
Ho apprezzato l’articolo perché mi ha colpito il modo in cui i fondatori della rivista riescano a rendere la figura di San Francesco interessante, quasi “distaccando l’appellativo di santo” dalla sua personalità.
giorgiacognini
Nell’articolo, l’insegnante e giornalista Rosita Roncaglia racconta di aver da sempre avuto il sogno di diventare una presentatrice. Ora intervista molte persone, tra cui personaggi di spicco, dai quali cerca di ottenere fiducia e notize interessanti.
La giornalista ha quindi deciso di iniziare la sua carriera per la rivista “Il Sentiero Francescano”, una rivista laica che si rivolge a tutti, dai più giovani a persone con un’età più avanzata.
La scrittrice prova estrema commozione per Francesco, che da sempre è stato un uomo felice e gioioso, nonostante malattie e rinunce; la Roncaglia spera di continuare a seguire i suoi passi di amore e libertà.
Mi ha colpito molto la fiducia che la donna ripone in Francesco d’Assisi: lo stima davvero molto e lo ritiene come un modello da seguire.
Inoltre l’idea di creare una rivista online dedicata alle opere e alle lezioni di Francesco, spiegate in più modi e concentrate su chi legge, mi sembra molto innovativa.
http://www.sentierofrancescano.it
valeria.sciore
Ho trovato questo articolo molto interessante perché credo che la figura di San Francesco vada studiata ed interpretata prima di tutto come persona e poi come santo.
Francesco d’Assisi rimane tuttora una personalità importante e influente nella nostra quotidianità: ci ricorda di dare importanza alla natura e agli animali che la popolano e a mettere al centro anche le cose più semplici.
Questo secondo tema è stato approfondito da tutti noi dopo il lockdown, quando ognuno voleva solo tornare alla propria quotidianità e, personalmente, sono convinta che vivremmo tutti meglio, se riflettessimo più spesso su questo concetto…
Sara Baiocchi
Questa intervista mi è piaciuta molto.
Ho visto un altro punto di vista, un San Francesco, più ”moderno”. Penso che ad oggi San Francesco sia una figura molto importante, sia a livello religioso che culturale.
Mi ha stupita il tempo che la giornalista ha dedicato allo studio di San Francesco ed anche l’ultima risposta dell’intervista perché penso che San Francesco possa rispondere ad una domanda in modi differenti e molto originali, trasmettendoci e facendoci imparare sempre qualcosa di nuovo.
marta.mancini
Sono venuta a conoscenza del personaggio di San Francesco quando ero molto piccola, grazie alla visione del bellissimo musical ‘Forza venite gente’ messo in scena da Mario Castellacci con Silvio Spaccesi e Michele Paulicelli (che interpretava proprio Francesco). Grazie alle canzoni e ai buffi dialoghi e mologhi, la storia del santo mi è rimasta impressa fino ad ora. Addirittura, con la compagnia amatoriale dell’oratorio A Tutte Mani della parrocchia San Biagio-Santo Stefano ho avuto modo di partecipare alla messa in scena di un remake del musical sul palco del Teatro delle Muse di Ancona nel gennaio del 2017 (sotto invito del Cardinale Edoardo Menichelli). Ho sempre visto quindi il personaggio di Francesco come santo e con un occhio influenzato dalla religione. Vederlo quindi più umano e più storico mi ha fatto rendere conto di quanto le sue azioni influenzino non solo la religione cristiana, ma la storia in generale.
Lavinia Pinna
Penso che la figura di San Francesco, anche se vissuta 800 anni fa, sia un modello e un esempio da seguire ancora oggi; questo perché, come spiegato nell’articolo, San Francesco fu un personaggio molto importante e influente nella storia della religione cristiana e riguarda tutti gli ambiti. Inoltre nonostante la sua vita esemplare anche lui ha vissuto pene, rinunce, sofferenze, afflizioni e malattie.
É importante far arrivare queste informazioni anche ai giovani, non soltanto studiandolo a scuola, che ci fornisce una serie di nozioni storiche su San Francesco, ma anche documentandosi sulla sua vita e sui suoi comportamenti, molto umani.
Apprezzo anche il fatto che la rivista (http://www.sentierofrancescano.it) sia laica quindi non fa distinzioni tra persone religiose e non e tratta questo argomento in modo universale, culturale, artistico, storico, architettonico, turistico e delle tradizioni.
Marco Morbidoni
Dopo aver letto questo articolo sull’intervista fatta all’attuale giornalista ed ex insegnante Rosita Roncaglia sono rimasto molto impressionato per il fatto che un personaggio come Francesco d’Assisi, ormai morto da molti secoli, sia ancora molto ricordato e riconosciuto in modo importante sia dagli adolescenti come me, sia dai ragazzini più piccoli e addirittura dai bambini!! Inoltre, alle medie le lezioni su San Francesco per me erano molto noiose. Però, grazie sia a questo articolo che descrive Francesco con “occhi laici” e, visto le tematiche di attualità “collegate” a Francesco e i metodi di comunicazione che la rivista “Il sentiero Francescano”, quest’ultima è letta ed è ritenuta interessante, come già ho detto prima, da molti giovani. Detto ciò, sono rimasto colpito dal fatto che questa insegnante amava talmente tanto Francesco d’Assisi che è riuscita a creare una rivista che interessi anche ai più piccoli, ai quali, di solito, non interessano queste tematiche. Io sono del pensiero che se si ama veramente un personaggio storico/religioso si riesce a dedicargli qualunque cosa, anche se sembra impossibile… perché niente è impossibile!! Infine, mi ha fatto pensare molto su l’ultima domanda che è stata posta alla giornalista poiché non saprei dire di preciso secondo me cosa direbbe attualmente Francesco. Il dubbio con cui Rosita Roncaglia ha risposto ha riscontrato perfettamente ciò che penso su Francesco D’Assisi.