Viva la vida… Et la Révolution!
Chris Martin, Jonny Buckland, Guy Berryman e Will Champion sono i Coldplay. Quattro ragazzi provenienti da diversi luoghi della Gran Bretagna, che sin da giovani hanno avuto la musica nel cuore.
Durante un tour in Città del Messico nel 2007, Chris Martin visita la Casa Azul, museo ufficiale di Frida Kahlo e rimane colpito da un quadro, un dipinto di angurie con la scritta “Viva la Vida”: il cantante userà questo motto per creare un testo ricco di riferimenti biblici, artistici e letterari.
Oltre i riferimenti biblici, molti fans dei Coldplay credono che l’idea principale della canzone e dell’album, sia la reinterpretazione della rivoluzione francese e della morte del re Luigi XVI.
Come copertina dell’album infatti è stato scelto il dipinto storico del 1830, conosciuto come “La Libertà guida il popolo” dell’artista francese Eugène Delacroix: rivoluzionari francesi marciano oltre una barricata, sventolando la bandiera francese, guidati dalla manifestazione umana della Libertà. L’opera ritrarre i rivoluzionari in modo eroico, con uno sguardo su vari temi, come vita, morte, guerra.
Se almeno tre sono i temi di questo quadro, ricordiamo che anche tre sono le fasi fondamentali della Rivoluzione Francese:moderata, democratica e reazionaria.
La fase moderata, causa una grave crisi economica e conseguente convocazione degli Stati Generali da parte del re stesso, ha inizio con la presa della Bastiglia (14 luglio 1789): il caos parigino presto raggiunge le altre parti della Francia coinvolgendo anche tutto il resto della popolazione nella più parte contadina.
Nell’agosto del 1789 si riescono a far abolire la feudalità terriere e poco più avanti l’Assemblea Costituente promulga la Costituzione dei diritti, nella quale prevale soprattutto la preservazione dei diritti naturali dell’uomo attraverso la legge: i francesi passano da essere sudditi a essere cittadini. Il Re, non approvando il documento, fugge da Parigi.
Dall’ottobre del 1791 al settembre del 1792 si instaura la seconda fase della rivoluzione, che vede la Francia passare da monarchia costituzionale a repubblica. Ed è qui un “nodo interessante della faccenda” per il concept album dei Coldpaly: il problema principale, sorto nell’Assemblea legislativa, riguardava infatti le sorti del Re che abusa troppo del potere di veto. Per quanto riguarda la situazione di Luigi XVI, i girondini vogliono salvarlo e mantenere un buon rapporto con lui, mentre giacobini lo vorrebbero alla ghigliottina. Con l’accusa di tradimento, il Re è intanto posto agli arresti a seguito della sua fuga; viene poi approvato il suffragio universale maschile e viene riconosciuto la Comune insurrezionale dei sanculotti.
Con la proclamazione della seconda costituzione inizia la cosiddetta terza fase della Rivoluzione, che dura dall’estate del 1793 fino al 28 luglio 1794 quando Robespierre viene ghigliottinato, e ad agosto 1795 con la promulgazione della terza costituzione. Questo è il Terrore, che va dall’espulsione dei girondini dalla Convenzione alla caduta del capo del partito giacobino di Robespierre. Una fase questa molto turbolenta in cui si assiste ad una lotta tra sanculotti e giacobini contro girondini, tra province contro la capitale, tra la Francia rivoluzionaria contro le dinastie monarchiche europee e all’ascesa faticosa della borghesia che vuole difendere la proprietà e i propri interessi con diritto. Nell’agosto del 1795 viene promulgata la terza costituzione: essa prevede la separazione tra potere legislativo e potere esecutivo. La guerra con le altre nazioni continua e nel mentre inizia a prendere potere il giovane generale Napoleone Bonaparte, che conquista molti territori europei (campagna d’Italia) e fama mondiale con imprese come la campagna d’Egitto.
Tra gli altri stati europei nel mentre si stava diffondendo sempre più questo spirito rivoluzionario, dovuto anche alla propaganda di immagini, testi, bandi, opuscoli, che in modo più veloce ed immediato trasmettevano gli ideali della nuova politica rivoluzionaria. I simboli rivestirono un ruolo molto importante perché portarono con sé significati come: l’uguaglianza, l’unione, la forza del merito, del lavoro e dell’Arte, il dominio della Ragione e l’ammirazione per la Natura.
Tutti concetti questi di grande fortuna, addirittura presso società segrete, Carbonerie, correnti afferenti al Romanticismo, fino alla Massoneria stessa…
La Rivoluzione e i suoi ideali hanno ispirato molti artisti e Delacroix è uno dei tanti, con la sua “Libertà che guida il popolo“.
I Coldplay hanno scelto proprio questo quadro per parlare in “Viva la vida”, pezzo anti-autoritario, del delirio di onnipotenza a cui può portare il potere e come simbolo massimo di libertà: con il titolo dell’album si veicola l’idea di disobbedienza, di come liberarsi di questa società repressa per vivere la propria vita al meglio, ossia nel senso più libero possibile.
AURORA GIORGINI, 4BL